Il nucleo per la vita


Per vari motivi ho sempre seguito con interesse le vicende riguardanti il centro di adroterapia oncologica della Fondazione  CNAO. In buona parte, in quanto chimico, perché sono interessato a tutto ciò che ha un carattere scientifico; inoltre, avendo seguito un corso di Master post Laurea sulle “Tecnologie nucleari e delle radiazioni ionizzanti” dello IUSS, l’interesse per queste tematiche è sempre rimasto vivo; infine, poiché al mondo esistono solo pochissimi centri di questo tipo, è doveroso essere fieri ed orgogliosi che la città di Pavia ne ospiti uno, unico in Italia per il trattamento dei tumori radio-resistenti con protoni e nuclei di carbonio.
Pertanto, sono davvero contento di aver avuto la possibilità di partecipare alla visita guidata di giovedì 14 Luglio organizzata da Confindustria Pavia, ed altrettanto grato ai rappresentati del gruppo dei Giovani Imprenditori di Confindustria Pavia per l’invito che mi hanno rivolto in questa particolare occasione.
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Panoramica del sincrotrone, il cuore del centro di adroterapia
Devo ammettere che ho provato una forte emozione, percepita anche negli altri ospiti insieme a me, nell’entrare nella sala dove tutto il processo di cura ha inizio: il sincrotrone. Un’ammirazione,  per tutto quanto di altamente tecnologico (e complesso per certi versi) era installato davanti ai nostri occhi; un’emozione per tutto quello che questa struttura rappresenta dal punto di vista medico ed oncologico con i multipoli magnetici, condutture, apparati elettronici, controlli, sensori, barriere, le sale di trattamento, il personale medico coinvolto ecc. E’ una sensazione particolare, come se tutta l’energia cinetica, massiva del fascio di adroni si fosse convertita in queste sensazioni; come se tutta la criticità, il dramma ed il dolore che accompagna un paziente oncologico e la sua famiglia (più di 900 pazienti sono stati curati in questi primi anni di attività), sublimi in energia positiva e speranza.
Consiglio, pertanto, di approfittare delle visite guidate che organizza la Fondazione CNAO durante i periodi di fermo impianto per manutenzione programmata, per conoscere una realtà nuova, diversa e di notevole impatto tecnologico e scientifico.
Il Centro, al di là dell’attività medica oncologica, ha rappresentato una vera e propria “scuola” per chi ha contribuito a far nascere dal nulla la Fondazione e la struttura, lavorando al progetto a tal punto che, ora, il centro CNAO stesso rappresenta una importante referenza per le Aziende fornitrici (sia hardware che software) e soprattutto un modello da esportare nel mondo. Il Centro è impegnato anche in numerosi progetti di ricerca con PMI lombarde, strutture ospedaliere e vari Enti e Centri di Ricerca (Fondazione TERA, INFN, IEO e varie Università italiane, ad esempio). Tutto ciò a conferma dell’elevato livello qualitativo nel settore medico e scientifico del Centro, nonostante purtroppo i tanti imprevisti ed intralci della burocrazia italiana sembrano quasi voler contrastare il sistema…
Sono state necessarie più di 80 autorizzazioni per l’inizio dell’attività
Il Centro, che è una Fondazione di diritto pubblico e privato, dà lavoro a circa 115 persone tra staff medico, tecnico ed amministrativo, e rappresenta a tutti gli effetti una Azienda ed una realtà economica di grande rilevanza nel nostro contesto provinciale. Nel contesto delle altre eccellenze pavesi tecnico-medico-scientifiche con le quali collabora, siamo testimoni di un hub  della LifeScience (proprio una delle filiere individuate dal Progetto Pavia 2020) che già compete a livello internazionale. Il Presidente Cazzani di Confindustria Pavia ha ribadito il volere e la mission dell’Associazione di fare squadra, a sostenere concretamente la rete di competenze presenti sul territorio, per il bene di tutti e per incrementare la competitività e garantire una crescita industriale ma anche, come sottolineato dal Presidente Borloni del CNAO, “per produrre risorse che la società utilizzerà”.
Paolo M.  Micheli @Paolo_Micheli  social-linkedin